Itinerari / Castello di Duino
Affascinante meta turistica a breve distanza dal centro di Trieste, si tratta di una residenza privata che i principi della Torre e Tasso hanno aperto al pubblico, assieme al meraviglioso parco e al bunker della Seconda Guerra Mondiale. È una dimora signorile, arroccata su uno sperone di roccia che chiude l’altipiano carsico, a precipizio sul golfo di Trieste e a ridosso del panoramico sentiero Rilke, intitolato allo scrittore e poeta che qui ideò e iniziò nel 1912 la composizione delle Elegie duinesi mentre era in visita alla Principessa Maria.
Il castello è stato costruito sulle rovine di un avamposto romano e ingloba una torre del XVI secolo; la sua edificazione fu voluta nel 1389 da Ugone di Duino, capitano di Trieste, in sostituzione del Castelvecchio risalente al X secolo, di cui sono ancora visibili le rovine su uno sperone roccioso a picco sul mare, e che secondo la tradizione era dedicato al culto del dio Sole, e che viene romanticamente chiamato “La Dama Bianca”, in ricordo della moglie di uno dei signori del castello, da questi gettata nel mare e quindi trasformata nella roccia visibile oggi nella baia, di fronte alla costa. Venne infeudato dal Patriarca di Aquileia che lo tenne fino al XIV secolo, per passarlo in seguito ai Duchi d’Austria e quindi ai Conti di Duino, per confluire infine tra le proprietà dei Baroni di Waldsee.
Fu teatro di assalti, combattimenti e fatti d’arme di grande atrocità; nel 1508 l’imperatore Massimiliano lo tolse ai Veneziani e cedette a Giovanni Hofer. In seguito passò ai Principi della Torre.
A partire dal 1600 il Castello divenne un polo umanistico culturale: vi soggiornarono Johann Strauss e Franz Liszt, Mark Twain, Gabriele D’Annunzio…solo per citare alcuni nomi; si dice che vi si sia fermato persino Dante Alighieri.
Venne danneggiato durante la Prima Guerra Mondiale, e poi completamente restaurato.
Durata: circa 2 ore
CONSIGLI PRATICI:
Itinerario: svolto in autobus e a piedi
Abbigliamento: si consigliano calzature comode per il tratto svolto a piedi