Itinerari / Trieste classica

La Trieste romana, neoclassica, eclettica, razionalista, liberty (e piacentiniana).

Centro storico: 1) Colle di San Giusto, con l’omonima cattedrale romanica (sec. XIV sec.) e il castello, iniziato intorno al 1470 sotto Federico III imperatore; orto lapidario, ricco di reperti aquileiesi (all’interno si possono ammirare un tratto di mura medievali e il cenotafio di Winckelmann, assassinato a Trieste); 2) Città vecchia: una passeggiata in discesa dal colle di San Giusto a Cavana (uno dei quattro rioni della città medievale, luogo di residenza del patriziato locale), con soste all’Arco di Riccardo (età augustea), alle chiese di S. Maria Maggiore (XVII sec. – stile barocco) e di S. Silvestro (XI sec. ca., in un pregevole romanico).
3) Rive, con i bei palazzi neoclassici, tra cui spicca palazzo Carciotti, dimora di un ricco mercante di origine greca (arch. Pertsch – inizio XIX sec.); 4) zona del Canal Grande, affiancato da costruzioni ottocentesche; 5) Piazza Unità d’Italia, contornata da edifici ottocenteschi, e la vicina 6) Piazza della Borsa, col “tempio degli affari” (il palazzo della Borsa dell’arch. Mollari) e la sobria creazione liberty di Max Fabiani, Casa Bartoli; 7) Teatro Verdi, che testimonia la derivazione stilistica del tedesco Pertsch dal Piermarini (progettista della Scala di Milano). Tutto intorno case e palazzi costruiti tra il sette e il novecento, ai tempi della massima espansione economica della città (Città nuova, coi borghi teresiano, giuseppino – verso Campi Elisi –  e franceschino – in direzione Barriera Vecchia); 8) Teatro romano (I sec. d. C.), dissotterrato negli anni ’30 per essere incastonato, con intenti propagandistici, nella nuova arteria in puro stile piacentiniano, innalzato facendo scempio dei vicoli di città vecchia (e del ghetto ebraico).
8) Chiese Ortodosse (S. Spiridione e S. Nicolò dei Greci, con facciata ancora di Pertsch e ricchissimi interni, tavole di Dell’Acqua e preziosa iconostasi)
9) Piazza Goldoni, cuore pulsante (e caotico) della Trieste moderna. Scala dei Giganti, che conduce a S. Giusto.
10) Piazza Oberdan, microcosmo “fascistissimo” progettato dall’arch. Nordio per racchiudere degnamente il sacello dell’eroe “irredentista” per eccellenza, Guglielmo Oberdan. Percorso lungo via Carducci in direzione Viale XX Settembre.

CONSIGLI PRATICI:
Durata: 4 ore
Itinerario: a piedi